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domenica, Ottobre 6, 2024
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Date:

Artigiani della democrazia che, con il Vangelo in una mano e la Costituzione nellโ€™altra, sappiano ยซessere voce che denuncia e che proponeยป in una societร  spesso afona e dove troppi non hanno voce. รˆ lโ€™invito di papa Francesco ai partecipanti alla 50ยช Settimana sociale dei cattolici in Italia nel discorso che ha concluso la kermesse, che si รจ svolta a Trieste dal 3 al 7 luglio, organizzata dalla Conferenza episcopale italiana.

Quattro giorni, che si sono aperti con lโ€™intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che hanno visto piรน di 1.200 delegati delle diocesi italiane confrontarsi sul tema โ€œAl cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuroโ€: riflessioni bibliche, approfondimenti, tavoli di confronto, piazze della partecipazione, convegni, dibattiti e molti eventi correlati organizzati da imprese, categorie professionali, concerti e un grande villaggio, nel cuore di Trieste, con tanti stand di ยซbuone praticheยป provenienti da tutta la Penisola.
Un evento unico nel suo genere, mai cosรฌ sentito e coinvolgente.

Anche le chiese sorelle di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina hanno partecipato con una delegazione di dieci persone, guidata dal vescovo Gianrico Ruzza, componente del Comitato organizzatore delle Settimane sociali, e la presenza degli uffici per la Pastorale sociale e del lavoro, degli animatori del progetto Policoro e del Comitato scientifico della Scuola di formazione allโ€™impegno sociale e politico โ€œCustodi del futuroโ€.
Lโ€™assunto principale, che ha accomunato tutti gli interventi, รจ stato quello che ยซla democrazia non gode di buona salute, altrimenti non saremmo qui a parlarneยป, come ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. Da qui un rinnovato impegno dei cattolici chiamati ancora una volta ad essere protagonisti nella difesa della libertร , perchรฉ รจ di questo che si parla, e nel proporre segni di speranza.

Un cuore pulsante che ama la democrazia รจ quello che รจ emerso a Trieste ma che, come ha richiamato il Capo dello Stato, ha bisogno di essere โ€œcurataโ€, difesa, anche come ยซantidoto alla guerraยป, e questo impone ยซla necessitร  di costruire una solida sovranitร  europea che integri e conferisca sostanza concreta e non illusoria a quella degli Stati membri. Che consenta e rafforzi la sovranitร  del popolo disegnata dalle nostre Costituzioni ed espressa, a livello delle istituzioni comunitarie, nel Parlamento Europeoยป.

ยซUn discorso ricco ed intenso โ€“ ha detto Tiziano Torresi, delegato della diocesi come direttore dellโ€™Ufficio per la pastorale della cultura โ€“ nel quale Mattarella, con sicurezza e con un richiamo a figure luminose del cattolicesimo democratico, intreccia sapientemente alla trama della storia del Paese lโ€™ordito del contributo alla sua piena maturazione democratica offerto dai cattoliciยป. Il Capo dello Stato ยซricorda come la democrazia non si esaurisca nelle norme di funzionamento o nelle regole del gioco, che pure devono essere definite e rispettate, ma nella valorizzazione di un patrimonio di ideali e principi piรน ampio, esemplarmente rispecchiato nella carta costituzionale: libertร  e uguaglianza, centralitร  delle assemblee elettive, rispetto del dinamismo tra maggioranza e minoranza. Il discorso รจ una appassionata riflessione sullโ€™anima della democrazia, conquista da difendere e incarnare, alfabeto al quale educare ogni giorno chiunque abbia a cuore il destino dellโ€™Italia e dellโ€™Europa nella pace e nella giustizia socialeยป.

Da Mattarella due richiami: ยซOccorre attenzione per evitare di commettere lโ€™errore di confondere il parteggiare con il partecipare. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinchรฉ ogni cittadino si trovi nelle condizioni di potere, appieno, prender parte alla vita della Repubblica. I diritti si inverano attraverso lโ€™esercizio democraticoยป.

Il Presidente della Repubblica ha poi sottolineato come ยซoggi constatiamo criticitร  inedite, che si aggiungono a problemi piรน antichiยป e ยซla democrazia non รจ mai conquistata per sempreยป. โ€œIl succedersi delle diverse condizioni storiche e delle loro mutevoli caratteristiche, ne richiede un attento, costante inveramento. Nella complessitร  delle societร  contemporanee, a elementi critici conosciuti, che mettono a rischio la vita degli Stati e delle comunitร , si aggiungono nuovi rischi epocali: quelli ambientali e climatici, sanitari, finanziari, oltre alle sfide indotte dalla digitalizzazione e dallโ€™intelligenza artificialeยป. Da qui anche lโ€™invito a ยซuna piรน efficace unitร  europea โ€“ piรน forte ed efficiente di quanto fin qui siamo stati capaci di realizzare โ€“ รจ oggi condizione di salvaguardia e di progresso dei nostri ordinamenti di libertร  e di uguaglianza, di solidarietร  e di paceยป.

รˆ stato papa Francesco, dopo tre intensi giorni di lavori dei delegati, ha riprendere le fila e dare indicazioni concrete per ยซorganizzare la speranzaยป.

ยซPossiamo immaginare โ€“ ha detto il Pontefice โ€“ la crisi della democrazia come un cuore ferito, infartuatoยป. Ma allo stesso tempo Francesco rilancia: ยซAppassioniamoci al bene comuneยป, affinchรฉ attraverso la partecipazione โ€œla democrazia assomigli a un cuore risanatoยป.
ยซLa pace e i progetti di buona politica possono rinascere dal basso โ€“ ha detto il Papa -. Perchรฉ non rilanciare, sostenere e moltiplicare gli sforzi per una formazione sociale e politica che parta dai giovani? Perchรฉ non condividere la ricchezza dellโ€™insegnamento sociale della Chiesa? Possiamo prevedere luoghi di confronto e di dialogo e favorire sinergie per il bene comuneยป.

In una societร  complessa non bisogna dunque farsi ingannare da soluzioni facili. E i cattolici in questo senso, ha spiegato Francesco, hanno qualcosa da dire. ยซNon possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciรฒ significa non tanto pretendere di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblicoยป. Soprattutto, aggiunge, ยซavere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. Dobbiamo essere voce che denuncia e che propone in una societร  spesso afona e dove troppi non hanno voce. Questo รจ lโ€™amore politico. A questa caritร  politica รจ chiamata tutta la comunitร  cristiana, nella distinzione dei ministeri e dei carismiยป.
ยซSe il processo sinodale ci ha allenati al discernimento comunitario, lโ€™orizzonte del Giubileo ci veda attivi, pellegrini di speranza, per lโ€™Italia di domani. Da discepoli del Risorto, non smettiamo mai di alimentare la fiducia, certi che il tempo รจ superiore allo spazio e che avviare processi รจ piรน saggio di occupare spazi. Questo รจ il ruolo della Chiesa: coinvolgere nella speranza, perchรฉ senza di essa si amministra il presente ma non si costruisce il futuro, Vi auguro di essere artigiani di democrazia e testimoni contagiosi di partecipazioneยป.

Un appuntamento, quello di Trieste, a cui la diocesi si รจ prepara con un itinerario curato dallโ€™Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro. ยซSto vivendo questa edizione con curiositร  โ€“ spiega Domenico Barbera, direttore dellโ€™ufficio e decano di questa manifestazione โ€“ per una Settimana sociale del tutto diversa rispetto alle altre. Il tema รจ caldo, come dimostra il recente appuntamento elettorale. In diocesi e nel Lazio abbiamo sviluppato percorsi preparatori intensi, che hanno messo insieme storia e lettura del presente, che si sono conclusi con il coinvolgimento dei giovani in un dialogo con i candidati sindaco nelle elezioni amministrative. Esperienza che ha avuto riscontri molto interessantiยป.

Anche i giovani, presenti con gli animatori Lorenzo Mancini e Rachele Bernini, hanno avuto un ruolo fondamentale in questa esperienza di โ€œsodalitร โ€ per la costruzione del bene comune.
ยซDecidere di aprire la manifestazione presentando una testimonianza della Cooperativa Sociale Oltrelarte di Matera, nata grazie al Progetto Policoro, รจ stata una scelta sicuramente nuova che vuole mettere in risalto questo progetto nato 25 anni fa che รจ lโ€™anima portante della pastorale sociale in molte diocesiยป ha commentato Mancini. ยซLโ€™aspetto forse piรน bello รจ che il Progetto Policoro รจ riuscito in questi ultimi anni a creare una grande famiglia che unisce diverse diocesi grazie al legame di tanti giovani animatori di comunitร  che negli anni si sono susseguitiยป.

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Quattro giorni, che si sono aperti con lโ€™intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che hanno visto piรน di 1.200 delegati delle diocesi italiane confrontarsi sul tema โ€œAl cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuroโ€: riflessioni bibliche, approfondimenti, tavoli di confronto, piazze della partecipazione, convegni, dibattiti e molti eventi correlati organizzati da imprese, categorie professionali, concerti e un grande villaggio, nel cuore di Trieste, con tanti stand di ยซbuone praticheยป provenienti da tutta la Penisola.
Un evento unico nel suo genere, mai cosรฌ sentito e coinvolgente.

Anche le chiese sorelle di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina hanno partecipato con una delegazione di dieci persone, guidata dal vescovo Gianrico Ruzza, componente del Comitato organizzatore delle Settimane sociali, e la presenza degli uffici per la Pastorale sociale e del lavoro, degli animatori del progetto Policoro e del Comitato scientifico della Scuola di formazione allโ€™impegno sociale e politico โ€œCustodi del futuroโ€.
Lโ€™assunto principale, che ha accomunato tutti gli interventi, รจ stato quello che ยซla democrazia non gode di buona salute, altrimenti non saremmo qui a parlarneยป, come ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. Da qui un rinnovato impegno dei cattolici chiamati ancora una volta ad essere protagonisti nella difesa della libertร , perchรฉ รจ di questo che si parla, e nel proporre segni di speranza.

Un cuore pulsante che ama la democrazia รจ quello che รจ emerso a Trieste ma che, come ha richiamato il Capo dello Stato, ha bisogno di essere โ€œcurataโ€, difesa, anche come ยซantidoto alla guerraยป, e questo impone ยซla necessitร  di costruire una solida sovranitร  europea che integri e conferisca sostanza concreta e non illusoria a quella degli Stati membri. Che consenta e rafforzi la sovranitร  del popolo disegnata dalle nostre Costituzioni ed espressa, a livello delle istituzioni comunitarie, nel Parlamento Europeoยป.

ยซUn discorso ricco ed intenso โ€“ ha detto Tiziano Torresi, delegato della diocesi come direttore dellโ€™Ufficio per la pastorale della cultura โ€“ nel quale Mattarella, con sicurezza e con un richiamo a figure luminose del cattolicesimo democratico, intreccia sapientemente alla trama della storia del Paese lโ€™ordito del contributo alla sua piena maturazione democratica offerto dai cattoliciยป. Il Capo dello Stato ยซricorda come la democrazia non si esaurisca nelle norme di funzionamento o nelle regole del gioco, che pure devono essere definite e rispettate, ma nella valorizzazione di un patrimonio di ideali e principi piรน ampio, esemplarmente rispecchiato nella carta costituzionale: libertร  e uguaglianza, centralitร  delle assemblee elettive, rispetto del dinamismo tra maggioranza e minoranza. Il discorso รจ una appassionata riflessione sullโ€™anima della democrazia, conquista da difendere e incarnare, alfabeto al quale educare ogni giorno chiunque abbia a cuore il destino dellโ€™Italia e dellโ€™Europa nella pace e nella giustizia socialeยป.

Da Mattarella due richiami: ยซOccorre attenzione per evitare di commettere lโ€™errore di confondere il parteggiare con il partecipare. Occorre, piuttosto, adoperarsi concretamente affinchรฉ ogni cittadino si trovi nelle condizioni di potere, appieno, prender parte alla vita della Repubblica. I diritti si inverano attraverso lโ€™esercizio democraticoยป.

Il Presidente della Repubblica ha poi sottolineato come ยซoggi constatiamo criticitร  inedite, che si aggiungono a problemi piรน antichiยป e ยซla democrazia non รจ mai conquistata per sempreยป. โ€œIl succedersi delle diverse condizioni storiche e delle loro mutevoli caratteristiche, ne richiede un attento, costante inveramento. Nella complessitร  delle societร  contemporanee, a elementi critici conosciuti, che mettono a rischio la vita degli Stati e delle comunitร , si aggiungono nuovi rischi epocali: quelli ambientali e climatici, sanitari, finanziari, oltre alle sfide indotte dalla digitalizzazione e dallโ€™intelligenza artificialeยป. Da qui anche lโ€™invito a ยซuna piรน efficace unitร  europea โ€“ piรน forte ed efficiente di quanto fin qui siamo stati capaci di realizzare โ€“ รจ oggi condizione di salvaguardia e di progresso dei nostri ordinamenti di libertร  e di uguaglianza, di solidarietร  e di paceยป.

รˆ stato papa Francesco, dopo tre intensi giorni di lavori dei delegati, ha riprendere le fila e dare indicazioni concrete per ยซorganizzare la speranzaยป.

ยซPossiamo immaginare โ€“ ha detto il Pontefice โ€“ la crisi della democrazia come un cuore ferito, infartuatoยป. Ma allo stesso tempo Francesco rilancia: ยซAppassioniamoci al bene comuneยป, affinchรฉ attraverso la partecipazione โ€œla democrazia assomigli a un cuore risanatoยป.
ยซLa pace e i progetti di buona politica possono rinascere dal basso โ€“ ha detto il Papa -. Perchรฉ non rilanciare, sostenere e moltiplicare gli sforzi per una formazione sociale e politica che parta dai giovani? Perchรฉ non condividere la ricchezza dellโ€™insegnamento sociale della Chiesa? Possiamo prevedere luoghi di confronto e di dialogo e favorire sinergie per il bene comuneยป.

In una societร  complessa non bisogna dunque farsi ingannare da soluzioni facili. E i cattolici in questo senso, ha spiegato Francesco, hanno qualcosa da dire. ยซNon possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciรฒ significa non tanto pretendere di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblicoยป. Soprattutto, aggiunge, ยซavere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. Dobbiamo essere voce che denuncia e che propone in una societร  spesso afona e dove troppi non hanno voce. Questo รจ lโ€™amore politico. A questa caritร  politica รจ chiamata tutta la comunitร  cristiana, nella distinzione dei ministeri e dei carismiยป.
ยซSe il processo sinodale ci ha allenati al discernimento comunitario, lโ€™orizzonte del Giubileo ci veda attivi, pellegrini di speranza, per lโ€™Italia di domani. Da discepoli del Risorto, non smettiamo mai di alimentare la fiducia, certi che il tempo รจ superiore allo spazio e che avviare processi รจ piรน saggio di occupare spazi. Questo รจ il ruolo della Chiesa: coinvolgere nella speranza, perchรฉ senza di essa si amministra il presente ma non si costruisce il futuro, Vi auguro di essere artigiani di democrazia e testimoni contagiosi di partecipazioneยป.

Un appuntamento, quello di Trieste, a cui la diocesi si รจ prepara con un itinerario curato dallโ€™Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro. ยซSto vivendo questa edizione con curiositร  โ€“ spiega Domenico Barbera, direttore dellโ€™ufficio e decano di questa manifestazione โ€“ per una Settimana sociale del tutto diversa rispetto alle altre. Il tema รจ caldo, come dimostra il recente appuntamento elettorale. In diocesi e nel Lazio abbiamo sviluppato percorsi preparatori intensi, che hanno messo insieme storia e lettura del presente, che si sono conclusi con il coinvolgimento dei giovani in un dialogo con i candidati sindaco nelle elezioni amministrative. Esperienza che ha avuto riscontri molto interessantiยป.

Anche i giovani, presenti con gli animatori Lorenzo Mancini e Rachele Bernini, hanno avuto un ruolo fondamentale in questa esperienza di โ€œsodalitร โ€ per la costruzione del bene comune.
ยซDecidere di aprire la manifestazione presentando una testimonianza della Cooperativa Sociale Oltrelarte di Matera, nata grazie al Progetto Policoro, รจ stata una scelta sicuramente nuova che vuole mettere in risalto questo progetto nato 25 anni fa che รจ lโ€™anima portante della pastorale sociale in molte diocesiยป ha commentato Mancini. ยซLโ€™aspetto forse piรน bello รจ che il Progetto Policoro รจ riuscito in questi ultimi anni a creare una grande famiglia che unisce diverse diocesi grazie al legame di tanti giovani animatori di comunitร  che negli anni si sono susseguitiยป.

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