Fa un po’ sorridere l’immagine di Cacciapuoti nelle vesti di novello Cerbero a difesa del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Iarlori.
E non può che fare tenerezza a chi ritorna con la mente al giovane e timido consigliere del centro sinistra e per chi lo ha visto transitare nella Lega per approdare poi algruppo misto (tanto per provarle proprio tutte) e infine (ma sarà la fine?) trovare, dopo un travagliato percorso interiore, un porto sicuro in Fratelli d’Italia. Che s’ha da fa’ pe’ campa’…
Sarebbe sufficiente, per spazzare via tutte le acrobazie dei nostri zelanti interlocutori, rendere pubblica una foto in mio possesso, che ritrae il dirigente di CSP circondato da suoi camerati che salutano romanamente durante il raduno di Acca Larentia. Non vorrei però così facendo mettere in imbarazzo qualche consigliere di maggioranza che mi ha girato la foto, a conferma del profondo legame e dell’unità di intenti esistente proprio nell’attuale maggioranza.
Tuttavia la domanda che ci poniamo, ridotta all’essenziale, è molto semplice: può il massimo dirigente della municipalizzata del Comune esibire croci celtiche, partecipare a raduni neofascisti (senza alzare il braccio però…), ostentare la sua connotazione e la sua simpatia per quella destra estrema bandita dalla costituzione del nostro Paese, senza costituire una costante turbativa per gli stessi dipendenti e per l’immagine della società di cui è dirigente?
Lasciando ovviamente da parte le considerazioni di ordine politico già sufficientemente svolte su Fratelli d’Italia e sulla sua distanza dai nostalgici del fascismo.
Con un coordinatore così….